Da un punto di vista sistemico relazionale la coppia è sempre il risultato dell’incontro di due sistemi familiari e la qualità del legame di coppia, con i suoi punti di forza e di debolezza, il suo potenziale evolutivo o, al contrario, involutivo, ha a che fare con le vicissitudini relazionali di ciascun membro della coppia all’interno della sua famiglia di origine, cioè con il legame che questo ha stabilito con le persone significative della sua vita.

La coppia infatti è il punto di incontro tra due assi immaginari: uno verticale, il vincolo di filiazione e uno orizzontale, quello di alleanza (Canevaro, 1999). La tensione dinamica tra questi due assi, tra questi due vincoli, è il punto nodale del sistema trigenerazionale: i problemi della coppia hanno sempre a che fare con la difficoltà nei processi di differenziazione intergenerazionale, cioè con i processi incompiuti di appartenenza e svincolo del singolo dalle famiglie di origine e di conseguenza con la difficoltà a stabilire un nuovo e funzionale vincolo di alleanza a livello di coppia. 

L’amore romantico è quella forza incredibile che unisce i membri della coppia nella sua formazione, attraverso il meccanismo della fusionalità, tralasciando gli aspetti specifici che li differenziano, cioè annullando gli aspetti originali di ciascun partner, aumentando la simbiosi.

Nel tempo, l’amore romantico scompare lasciando il passo allo sgomento dei partner che molte volte non riescono a deidealizzare quella forza trasformandola in una negoziazione reciproca di tutti gli aspetti fondamentali della vita relazionale della coppia

Quando si riesce con fatica ad incrementare l’amore coterapeutico, cioè quella relazione basata sull’intimità e l’aiuto reciproco, questo aumenta nel tempo, a differenza dell’amore romantico, consolidando la vita di coppia.

Il lavoro terapeutico permette in prima istanza di aiutare la differenziazione di ciascuno dalla propria famiglia d’origine in modo che non ricadano sulla coppia gli aspetti disfunzionali e le carenze rispettive, soffocando la sua vita emozionale.

Si espliciterà il protocollo di coppia che segue l’autore con l’inclusione di tecniche esperienziali create ad hoc per affrontare il lavoro clinico.

    L’identificazione proiettiva. Una delle difficoltà più grandi della terapia di coppia è aiutare i loro membri a capire l’origine delle proiezioni reciproche onnipresenti nella vita di relazione e che tante volte la perturbano e creano malintesi portando la coppia ad una sterile escalation simmetrica.

     L’intimità della coppia. Uno dei paradossi più importanti della vita di coppia che dovrebbe essere la relazione più intensa e intima di un individuo adulto è la mancanza di una comunicazione diretta, guardandosi negli occhi col proprio partner. Si proietterà un video con una tecnica originale per illuminare questi aspetti con un obiettivo al contempo diagnostico e terapeutico.

    Rituale del ringraziamento reciproco utile per le “separazioni impossibili”

Nel pomeriggio si daranno le basi teoriche di questo rituale messo a punto recentemente per trattare situazioni altamente complesse che portano le coppie a litigare a volte per anni coinvolgendo avvocati, giudici e servizi sociali in un ricerca spesso infruttuosa di una soluzione

 

Bibliografia utile

Canevaro,A (2009)“Quando volano i cormorani. Terapia individuale sistemica con la inclusione di familiari significativi” 3°edizione ampliata-Luigi Guerriero Editore 2020

Canevaro,A (1999) “Nec sine te nec tecum Terapia trigenerazionale per le simbiosi di coppia” Pubblicato nel libro di ANDOLFI.M(a cura di )La crisi della coppia
Una prospettiva sistemico-relazionale-Raffaello Cortina Editore 1999